Il rito del caffè ieri e oggi: scopriamo insieme la bellezza di bere un espresso circondato da libri
Uno strano signore pochi giorni fa mi ha detto una grande verità: "Il problema è che oggi stiamo perdendo la bellezza della cultura, se continuiamo così questo grande valore sparirà"
Purtroppo è vero, la formazione è sempre più tecnica e la nostra cultura sta perdendo sempre più valore. Bisogna riscoprire la bellezza della cultura, capace di suscitare fascino e curiosità e in grado di accrescerci ogni giorno. La cultura ci offre tantissime bellezze ogni giorno e ci permette di valorizzare e apprezzare anche i piccoli tesori che ci circondano. Sapete qual è il segreto per non perdere il grande patrimonio culturale? La curiosità! La curiosità è la più preziosa compagna della nostra vita: da bambini ci permette di conoscere la vita, da giovani fa crescere verso la maturità e da anziani allunga la vita.
Che ne dite di fare un tutto nel passato per scoprire il significato dei caffè letterari?
In passato dedicare del tempo alla cultura e lettura era fondamentale e i caffè letterari nascono come punto d'incontro in cui sorseggiare un caffè e allo stesso tempo dedicarsi alla cultura. Un momento sociale che si trasforma in un vero e proprio rituale intellettuale e culturale, un luogo ricco di storia.
Quando si presentò questo fenomeno in Europa?
I primi caffè letterari si diffusero in Europa nel 1700 e divennero subito un punto di riferimento per gli intellettuali. Era l'occasione perfetta per discutere di economia e progresso. L’epoca d’oro dei caffè letterari è legata all’Illuminismo, a Parigi, alla fine del secolo, esistevano oltre 3.000 caffè, e proprio qui avvenne il trionfo della borghesia ai danni della nobiltà.
Come si chiamavano i caffè letterari in Inghilterra? In Inghilterra si diffusero rapidamente le Coffee Houses, nelle quali scrittori, poeti e uomini importanti si trovavano per trattare di argomenti economici, politici e culturali.
Dove nacque il primo caffè letterario in Europa? Il primo fu il celebre Cafè Procope in Francia, ma fu fondato dall'italiano Francesco Procopio dei Coltelli. Durante la rivoluzione francese il caffè Procope divenne il centro di ritrovo per le figure di spicco: Danton, Marat e Diderot erano soliti riunirsi in questo caffè letterario.
Quando si diffusero in Italia?
In Italia i primi caffè letterari si diffusero durante tutto il XVIII secolo. Sapevate che le fondamenta del Risorgimento Italiano sono state discusse proprio nei caffè letterari? Ebbene sì, è proprio dentro quelle mura che nascevano piani e sogni utopici. La più famosa rivista illuminista italiana si chiamava proprio “Il Caffè”, e nei suoi contenuti imitava gli scambi d’opinione e le discussioni intellettuali che si creavano all’interno di tali locali.
Perché si dice: "Ci prendiamo un caffè?"
Quante volte abbiamo chiesto a qualcuno di prendere un caffè insieme, ma il gesto così semplice come prendere il caffè assieme, contiene una grande quantità di significati. Prendere un caffè è nella nostra cultura uno dei rituali più diffusi e condivisi: offrire un caffè a un ospite è un po' come stringergli la mano, come porgergli il coltello dalla parte del manico. Il prendere il caffè in famiglia è un momento per essere compatti e per rafforzare i legami e riunirsi. Il caffè ieri come oggi è un momento di condivisione, un vero e proprio rito.
Quali sono i caffè letterari più antichi d'Italia?
Caffè Florian di Venezia. Il più antico caffè d’Italia è nato nel 1720 e ha visto sedersi ai tuoi tavolini Goethe, Marcel Proust e Charles Dickens.
Caffè Giubbe Rosse di Firenze. Tra i suoi famosi frequentatori Ungaretti e Vittorini.
Antico Caffè Greco di Roma. Qui si sono incontrati personaggi come Wagner e Lord Byron..
Caffè Gambrinus di Napoli. Tra i suoi illustri frequentatori ci sono Gabriele D’Annunzio, Oscar Wilde e Matilde Serao.
Proprio grazie ai caffè letterari si è diffusa in tutto il mondo la tradizione del caffè: per questo non ci stanchiamo mai di ricordare che il caffè non è una semplice bevanda, il caffè ci fa sentire a casa, il caffè rispecchia un modo di essere, è una tradizione che ci accompagna dall'alba fino all’ultimo rituale dopo cena, è un momento di relax e di riflessione.
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